Marco Siccardi, Cristina Valle.
Lavoro presentato come poster al 3° Congresso Nazionale di Osteopatia ROI, Roma 25-26 Maggio 2017. (www.roi.it)
INTRODUZIONE.
Il cambiamento delle dimensioni della losanga di Michaelis è ritenuta in ambito ostetrico e osteopatico un buon indicatore di mobilità pelvica predittivo di parto fisiologico, benché non vi siano riferimenti bibliografici in merito. Partendo sia dai recenti studi clinici sulla pelvimetria esterna, sia dalle evidenze radiologiche disponibili in letteratura che mostrano un ampliamento dei diametri pelvici in gravidanza con la postura “sui quattro appoggi” e “squat in ginocchio”, il presente studio preliminare esamina le misurazioni ottenute in tre diverse posture standardizzate con due metodi di misura che valutano quantitativamente i valori dei diametri del rombo sacrale, analizzandone poi la concordanza.
METODI.
100 primipare al terzo trimestre di gestazione sono state reclutate presso l'ambulatorio di osteopatia per la gravidanza annesso alla SC di Ostetricia dell'Ospedale “S. Paolo” di Savona.
Con penna dermografica è stato disegnato il rombo sacrale definito dalle due spine iliache posteriori superiore (SIPS), dalla spinosa della 5^ vertebra lombare (L5) e dal limite della piega interglutea corrispondente al quarto/quinto segmento sacrale (S5).
Sono stati misurati i diametri trasversale e longitudinale in tre posizioni standard. Posizione 1 (p1) “eretta in ginocchio”: la paziente è in posizione eretta con appoggio al suolo con le ginocchia;
posizione 2 (p2) “sui quattro appoggi”: la paziente flette il busto e le anche dalla p1 portando il peso sulle braccia con l'appoggio delle mani al suolo;
posizione 3 (p3) “squat in ginocchio”: la paziente dalla p2 flette ancora le anche portando le tuberosità ischiatiche verso i calcagni e il frontale verso il suolo.
Per quanto riguarda i due metodi: con il metodo A si misura la distanza dei segni cutanei: per il diametro trasverso la distanza SIPS-SIPS e per il diametro longitudinale la distanza L5-S5;
con il metodo B si misurano invece le distanze con la palpazione diretta delle dita sugli stessi reperi osteo-fasciali: l'operatore mantiene sempre il contatto sui reperi durante i cambiamenti di posizione.
Tutte le misure sono state eseguite dallo stesso operatore con un prototipo del Digital Pelvic Caliper (Gima, Italia).
ANALISI STATISTICA. Verifica della normalità e “paired t-test” per le misure ripetute, calcolo del coefficiente di correlazione intraclasse (ICC) tra i metodi. Significatività per p< 0,05 e per ICC> 0,70.
RISULTATI.
Tutte le pazienti hanno avuto un parto vaginale. Il diametro trasverso della losanga si modifica sempre significativamente nelle tre posizioni se misurato con il metodo B (misure espresse in mm. come media±deviazione standard DS: p1: 126,02±14,4; p2: 134,1±14,1; p3: 131,6±15,8: p< 0,0001), non sempre significativo invece con il metodo A (media±DS: p1: 125,6±15,06; p2: 131,8±14,7; p3: 125,4±16,2). Il diametro longitudinale ha significatività per entrambi i metodi: metodo A (media±DS) p1 119,3±16,5; p2 147,1±14,8; p3 153,1±18,6 e metodo B (media±DS) p1 120,5±16,1; p2 148,7±15,2; p3 153,1±19,1.
Le misure assolute hanno una corrispondenza elevata tra i metodi sia per il diametro trasversale che per quello longitudinale (ICC range: 0,77-0,97); mentre il coefficiente di correlazione per il delta tra le misure prese nelle diverse posizioni risulta sempre debole o modesto (ICC: 0,26–0,30-0,36 per il diametro trasverso; ICC 0,58-0,63-0,67 per il diametro longitudinale).
CONCLUSIONI.
Lo studio evidenzia una significativa correlazione tra i metodi, ma non per quanto riguarda l'aspetto principale dell'entità del cambiamento dei diametri con il cambiamento della postura.
Tra i due metodi, il secondo corrisponde ai parametri attesi in base alla letteratura: i trials radiologici evidenziano che l'ampiezza dei diametri trasversi misurati in “squat” sono maggiori rispetto a quelli di partenza, così come risulta dai valori ottenuti con il metodo di misurazione tramite i reperi osteo-fasciali.
REFERENCES:
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6. Siccardi M, Valle C, Dimatteo F et al. Osteopatia per la Gravidanza. Risultati preliminari di uno studio analitico longitudinale controllato presso i punti nascita della ASL2 ligure. 2017 Italian Osteopathic National Congress. Rome, 24-25 May 2017. www.roi.it
7. Siccardi M, Valle C, Di Matteo F, Perlo B, et al. How Osteopathy could help Obstetrics in diagnosis and therapy. Preliminary report about safety and efficacy of Osteopathy in an Obtetrics Department in Italy. J. Perinat. Med. 2017;45(2):308-9. DOI 10.1515/jpm-2017-3002
AUTORI:
Marco Siccardi. Medico Ginecologo, Hom, DOroi MSCCO; libero professionista, docente AEMO e OC.
Cristina Valle. Osteopata DOMROI; libera professionista SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Paolo”, Savona, Italy.
Fiorenza Di Matteo. Osteopata DOMROI; libera professionista.
Valeria Damonte. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Paolo”, Savona, Italy.
Selene Giusto. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Paolo”, Savona, Italy.
Giorgia Bianco. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Corona”, Pietra Ligure, Savona, Italy.
Elena Palezzato. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Corona”, Pietra Ligure, Savona, Italy.