Marco Siccardi
INTRODUZIONE.
Il cambiamento della dimensioni della losanga di Michaelis è ritenuta in ambito ostetrico e osteopatico un buon indicatore di salute pelvica in gravidanza per l'espletamento del parto. La bibliografia in merito manca di definire precisamente quali siano i parametri di movimento attesi e risultano indeterminate e non standardizzate le metodiche posturali.
La forma della pelvi femminile è stata suddivisa in 4 classi differenti da Caldwell e Moloy che riportano su una popolazione di 147 casi le seguenti proporzioni:
ginoide, 41,4%;
androide, 32,5%;
antropoide, 23,5% e
platipelloide 2,6%.
Ne consegue che la forma esterna del bacino e quindi del rombo sacrale sia differente a seconda del tipo di pelvi. Uno dei principi basilari su cui si fonda il pensiero e la pratica dell'osteopatia è che la forma è in relazione alla funzione (movimento).
Il presente studio preliminare, partendo dalle evidenze radiologiche in letteratura che mostrano un ampliamento dei diametri pelvici con la postura “sui quattro appoggi” e “squat in ginocchio”, si prefigge lo scopo di verificare se sono presenti quattro schemi di movimento differenti anche nella dinamica del rombo sacrale, nel passaggio in tre posizione standardizzate.
METODI.
100 primipare al terzo trimestre di gestazione sono state reclutate presso l'ambulatorio di Osteopatia per la Gravidanza annesso alla SC di Ostetricia dell'Ospedale “S. Paolo” di Savona.
Con una penna dermografica è stato disegnato il rombo sacrale sotteso dalle due spine iliache posteriori superiori (SIPS), dalla spinosa della 5^ vertebra lombare (L5) e dalla piega interglutea corrispondente al quarto/quinto segmento sacrale (S5).
Sono stati misurati i diametri trasversale e longitudinale della losanga di Michaelis in tre posizioni e con due metodiche.
POSIZIONI.
- Posizione1 (p1) eretta in ginocchio: la paziente è in posizione eretta con appoggio al suolo con le ginocchia;
- Posizione2 (p2) quattro appoggi: la paziente flette il busto e le anche dalla p1 portando il peso anche sulle braccia appoggiando le mani al suolo;
- Posizione3 (p3) squat in ginocchio: la paziente dalla p2 flette ancora le anche portando le tuberosità ischiatiche verso i calcagni e il frontale verso il suolo.
MISURAZIONI.
Con il metodo A si misura la distanza dei segni cutanei: per il diametro trasverso la distanza SIPS-SIPS e per il diametro longitudinale la distanza L5-S5;
Con il metodo B si misurano invece le distanze tramite la palpazione diretta delle dita degli stessi reperi osteo-fasciali: l'operatore mantiene sempre il contatto delle falangi sui reperi durante i cambiamenti di posizione.
Tutte le misure sono state eseguite dallo stesso operatore con un prototipo del "Kit di Misura Ossea" (Metrica, Milano,Italy) brevettato e costruito in Italia.
RISULTATI.
Tutti i soggetti hanno mantenuto le tre diverse posture eseguendo i movimenti adatti per raggiungerle. Sono stati evidenziati 4 diversi schemi, ma con diversa percentuale a seconda del metodo usato.
Metodo A, segni cutanei:
i) p1<p2<p3>p1= 5%, (media±ds mm 133,215,6;136,4±14,5;140,8±8,8);
ii) p1<p2>p3>p1= 46% (media±ds mm 125,2±14,01; 133,2±14,2; 128,6±13,8);
iii) p1<p2>p3<p1= 48% (media±ds mm 124,7±15,7; 129,6±15,2; 120,3±17,3);
iv) p1>p2>p3<p1= 1% (mm 150; 149; 142).
Metodo B, reperi osteo-fasciali:
i) p1<p2<p3>p1= 36% (media±ds 126,7±13,6; 136,6±13,2; 140,6±13,1);
ii) p1<p2>p3>p1= 38% (media±ds mm 123,7±12,6; 132,9±12,4; 128,6±12,1);
iii) p1<p2>p3<p1= 24% (media±ds mm 128,6±18,5; 133,6±17,5; 124,4±18,9);
iv) p1>p2>p3<p1= 2% (media±ds mm 124,5±5,6; 120,5±4,9; 113,5±4,9).
Il diametro longitudinale, con entrambi i metodi e in tutti i soggetti, aumenta progressivamente e costantemente dalla posizione p1 alla p3: ottenendo sempre come risultato p1<p2<p3.
CONCLUSIONI.
Le donne con gravidanza a termine sono i soggetti con le maggiori difficoltà di movimento. Le posizioni proposte erano state usate per gli studi radiologici pubblicati in letteratura e sono state facilmente e correttamente mantenute da tutte le donne che hanno partecipato allo studio.
Il metodo B di misurazione è quello che meglio si approssima alle percentuali originali di riferimento attese.
REFERENCES:
1. Caldwell WE, Moloy HC. Anatomical variations in the female pelvis: their classification and obstetrical significance. Proc R Soc Med. 1938; 32: 1–30.
2. Reitter A, Daviss B-A, Bisits A, et al. Does pregnancy and/or shifting positions create more room in a woman’s pelvis? Am J Obstet Gynecol, 2014;211:662.e1-9.
3. Salk I, Cetin M, Salk S, Cetin A. Determining the Incidence of Gynecoid Pelvis Using Three-Dimensional Computed Tomography in Nonpregnant Multiparous Women. Med Princ Pract 2016;25:40–48.
4. Siccardi M, Valle C, Di Matteo F, Perlo B et al. How Osteopathy could help Obstetrics in diagnosis and therapy. Preliminary report about safety and efficacy of Osteopathy in an Obtetrics Department in Italy. J. Perinat. Med. 2017;45(2):308-9. DOI 10.1515/jpm-2017-3002.
5. Siccardi M. La misurazione “dinamica” dei diametri della losanga sacrale di Michaelis nel terzo trimestre di gravidanza: analisi e concordanza tra due metodi in tre posture. 2017 dec 10 (cited 2017 dec 15). In: Primal Osteopathy Reserch and Practice Blog (Internet). Savona, Italy: Primal Osteopathy (about 6 screens). Available from https://www.primalosteopathy.eu/2017/12/10/la-misurazione-dinamica-dei-diametri-della-losanga-sacrale-di-michaelis-nel-terzo-trimestre-di-gravidanza-analisi-e-concordanza-tra-due-metodi-in-tre-posture/
6. Spandrio R. Il canale del parto. In: Spandrio R, Regalia A, Bestetti G. Fisiologia della nascita. Roma: Carocci Editore; 2014. p. 69-104.
7. Von Elke H. Effects of Osteopathic work to Mother and Child regarding Foetal heart rate, Uterine contractions, Lumbosacral mobility, and objective Parameters of Delivery [Dissertation]. Wien: Masters' thesis Wiener Schule für Osteopathie; 2006.
AUTORI
Marco Siccardi. Medico Ginecologo; libero professionista, docente AEMO e OC.
Cristina Valle. Osteopata DO; libera professionista SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Paolo”, Savona.
Valeria Damonte. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Paolo”, Savona.
Selene Giusto. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Paolo”, Savona.
Giorgia Bianco. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Corona”, Pietra Ligure, Savona.
Elena Palezzato. Ostetrica; SC Ostetricia e Ginecologia, Ospedale “S. Corona”, Pietra Ligure, Savona.