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The DEP-test method. 2: lo strumento di misura per la pelvimetria esterna

Siccardi Marco.

INTRODUZIONE

 

Il calibro pelvico o “Indicatore di Distanza Digitale” (DDI) è uno strumento indispensabile per chi, con differenti competenze, si occupa di salute e protezione delle donne in gravidanza e nel parto (medici, ostetriche, osteopati, fisioterapisti, chiropratici, kinesiterapeuti, naturopati, ...).

Le dimensioni contenute, la leggerezza, la precisione e la comodità di utilizzo sono pensati per valutare le misure esterne della pelvi, utili nella pratica clinica quotidiana.

Possono essere agevolmente rilevati il diametro trasversale e longitudinale della losanga di Michaelis, il diametro compreso tra le tuberosità ischiatiche, il pube inferiore, la base del triangolo di Trillat, l'altezza anteriore della pelvi.

Inoltre può essere utilizzato per avere dati da analizzare stitisticamente per dare un valore numerico al test di Stork, all' “hip-drop” test (o test “della comare”) e per la colonna vertebrale al test di flessione/estensione dei segmenti nei passaggi di curva.

Il grande display digitale (in millimetri e inches) rende facile e immediata la lettura del valore numerico senza affaticare la vista.

I piccoli bracci con anelli, disponibili in varie misure, rendono possibile una accurata e precisa misurazione attraverso il contatto diretto delle dita sui reperi ossei.

Si rende quindi attuabile e agevole eseguire test statici e test dinamici al fine di valutare le distanze ossee e il “range di movimento” (ROM: range of motion) articolare, da cui presumere la sicurezza del parto per via vaginale.

 

 

METODI

Lo strumento è pensato principalmente per la misurazione dei diametri ossei esterni della pelvi (regione pubo-ileo-sacro-lombare) nella statica e nella dinamica.

Gli anelli di cui è dotato danno dimora alle falangi distali delle dita dell'operatore. In questo modo lo strumento rimane solidale con le dita stesse, che vengono posizionate sui reperi ossei. In questo modo può esserne valutata la distanza.

Per esempio: se si vuole misurare la distanza tra le spine iliache posteriori superiori (SIPS) del bacino, i due pollici verranno prima inseriti all'interno degli anelli dello strumento, e poi posizionati sulle SIPS. Una volta che l'operatore è sicuro di essere sui punti corretti, legge la misurazione sul display.

Mantenendo sempre il contatto sulle ossa, l'operatore può eseguire i test di movimento e valutare così le modificazioni della distanza tra le due ossa: il risultato è la determinazione della apertura laterale delle spine iliache, espressa in millimetri.

La paziente compie i movimenti che l'operatore ritiene opportuno valutare: test di flessione in piedi, test di flessione seduto, “hip drop test”, squat test.

Lo stesso principio vale per la rilevazione delle altre misure: diametro delle tuberosità ischiatiche, diametro pubico, altezza anteriore della pelvi (misurata tra il margine superiore del pube e la linea che unisce le due spine iliache anteriori superiori).

 

CONCLUSIONI.

I benefici si situano su due piani differenti e complementari. Il primo è un vantaggio diagnostico: eseguire lo screening pelvimetrico per fare una previsione riguardo alla difficoltà del parto per via naturale. Le difficoltà maggiori al parto vaginale sono legate alla cosiddetta “contrazione” pelvica, alle dimensioni dei diametri pelvici e alla loro mancata apertura durante il travaglio di parto.

Il secondo vantaggio è che lo strumento ci permette di avere un valore numerico per descrivere i test di movimento. Questo valore numerico è il punto di riferimento iniziale. Quando i medesimi test saranno rifatti dopo la terapia o il trattamento manuale, avremo così una misurazione del cambiamento ottenuto e un giudizio oggettivo sull'efficacia della terapia eseguita (feed-back intra-operatore).

Quindi ora abbiamo la possibilità di avere un dato quantitativo di riferimento per poter fare una valutazione più oggettiva e affidabile per quei test diagnostici che finora venivano interpretati solamente in base alla qualità percepita del movimento articolare.

In più, il dato “quantitativo” è un elemento utile per eseguire valutazioni statistiche, e quindi produrre lavori scientifici in un ambito fondamentale per la Salute psocofisica dell'individuo.

  

 

 

BIBLIOGRAFIA:

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3. Michel SCA, Rake A, Treiber K, Seifert B, Chaoui R, Huch R, et al. MR Obstetric Pelvimetry: Effect of Birthing Position on Pelvic Bony Dimensions. AJR, 2002;179:1063–1067.

4. Siccardi M, Valle C, Dimatteo F et al. Osteopatia per la Gravidanza. Risultati preliminari di uno studio analitico longitudinale controllato presso i punti nascita della ASL2 ligure. 2017 Italian Osteopathic National Congress. Rome, 24-25 May 2017. www.roi.it

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